Racchetta da paddle: Com’ è fatta? Quale scegliere? Guida completa

Le origini del gioco del paddle sono assai curiose; secondo fonti attendibili, infatti, lo sport sarebbe nato in Spagna in seguito ad un errore nella realizzazione di un campo da tennis.
Nonostante la partenza in sordina ed un certo scetticismo iniziale da parte dei cultori dell’arte tennistica, il paddle si è via via imposto come sport amatissimo da numerosi personaggi famosi che lo hanno sdoganato come un vero gioco anti stress.

E’ possibile giocare a paddle anche in città e senza avere a disposizione grossi spazi; non sono necessari nè particolari attrezzature nè impegni economici gravosi per la sua pratica.

Oltre ad un paio di buone scarpe sportive, infatti, è necessario comprare esclusivamente una buona racchetta da paddle.

Entriamo, allora, maggiormente nel dettaglio dell’attrezzattura scoprendo come è fatta una racchetta da paddle e in base a quali criteri scegliere quella più adatta alle nostre esigenze.

Com’è fatta una racchetta da paddle?

Benché i prodotti a disposizione sul mercato non siano del tutto univoci, ma evidenzino alcuni elementi di eterogeneità, è bene precisare che tutti i dispositivi debbono attenersi ad alcune norme emanate dalla Federazione Italiana tennis. Vediamole assieme agli esperti del sito Racchettapadel.pro :

Le regole principali riguardano la morfologia dell’oggetto che non deve superare una lunghezza massima di 45,5 centimetri, una larghezza di 26 ed avere uno spessore massimo di 38 millimetri.

Visivamente una racchetta di paddle si presenta con un manico (dalla lunghezza massima di 20 centimetri) ed un piatto la cui forma e dimensione può variare. La superficie del piatto, invece, puo’ essere ruvida oppure liscia ed è caratterizzata da un numero variabile di piccoli fori cilindrici.
Alla base del manico (dotato di un grip come le racchette da tennis), si trova un laccetto non elastico dalla lunghezza massima di 35 centimetri che è fissato all’impugnatura e legato al polso per motivi di sicurezza.

Come abbiamo già avuto modo di evidenziare non esiste una forma unica del piatto, ma è possibile trovare in commercio almeno tre tipologie differenti di struttura anche se non mancano ulteriori forme ibride.

La forma rotonda è una delle più utilizzate da chi si accosta al paddle; il bilanciamento verso il basso della racchetta permette, infatti, un maggior controllo dei colpi.
La forma a lacrima, invece, è consigliata a giocatori di livello intermedio e a tutti coloro i quali hanno già avuto dimestichezza con il mondo del tennis. In questo caso, infatti, il bilanciamento dell’attrezzo è posto più in alto rispetto alla forma rotonda ed è il giusto compromesso tra potenza e controllo del colpo.
La forma a diamante, infine, è consigliata a giocatori con una buona esperienza. Grazie ad un bilanciamento molto alto, infatti, l’attrezzo consente di sferrare colpi molto potenti.

Le racchette da paddle sono, in genere, maneggevoli e leggere (non arrivano a 400 grammi di peso), il piatto dello strumento è pieno e realizzato in carbonio o fibra di vetro ed è molto robusto mentre l’impugnatura (di ridotte dimensioni) è solitamente realizzata in materiale anti sudore.

Quale racchetta da paddle scegliere?

La scelta dell’attrezzatura è di grande importanza e dipende, essenzialmente, da due fattori: il livello e lo stile di gioco.

Per i principianti è preferibile acquistare una racchetta che consenta un controllo maggiore sui colpi. Chi è all’inizio, infatti, dovrebbe porsi come scopo primario l’apprendimento della migliore tecnica di gioco possibile e, per farlo, necessita di uno strumento maneggevole e con il tocco morbido.
In questo caso, quindi, andrebbe privilegiato un piatto con forma rotonda e bilanciamento verso il polso in modo da ottenere precisione di colpi a discapito della violenza degli stessi.

Per giocatori di livello intermedio e avanzato, invece, è bene privilegiare una racchetta con caratteristiche più evolute. Ai primi è adatto un piatto a goccia (o lacrima) realizzato in schiuma morbida per ottenere una buona sensibilità di colpo, mentre ai più esperti è consigliabile una racchetta con forma a diamante e realizzata in schiuma rigida in modo da ottenere la massima potenza nei colpi.

Per tutti, inoltre, è opportuno valutare con attenzione il materiale dell’impugnatura; nel paddle, infatti, l’ambiente di gioco chiuso e la vicinanza con i compagni di gioco, la sudorazione è significativa ed il grip riveste una certa importanza.